venerdì 30 marzo 2012

Punta della dogana



Passare la dogana è un gesto passato, ormai non ce lo ricordiamo più.
Non dobbiamo più metterci in coda per mostrare i documenti, non cambiamo più i soldi, non spendiamo tutte le monetine prima di tornare che poi non ce le cambiano. In poco tempo molto è cambiato, ormai i nostri confini più vicini non sono solo caselli vuoti. 
Nella nostra vita ci sono momenti che sembrano una frontiera, capita ancora di dover passare delle dogane, quelle della nostra vita. Ci sono giorni in cui ci sono dei passaggi, a volte attesi, a volte temuti, ma come con una frontiera bisogna passare di là per poter continuare con il viaggio. 
Non sappiamo come saranno i nuovi luoghi, se è stato giusto partire per questa direzione.
Oggi mi sento fermo in dogana, mostro i documenti, mi guardo indietro, sono triste, penso agli scalini di marmo scaldati dal sole alle sere d'estate nel magazzino con disegni e pastis.
Il doganiere mi ridà i documenti, devo andare, cammino lento, dando le spalle ad una strada che i miei piedi non calpesteranno più.




mercoledì 21 marzo 2012

Roma


Il primo giorno di primavera e io penso a Roma.
Al parco di villa Borghese sotto l'ombra dei pini marittimi.
Di sotto senti la città che pulsa e rumoreggia come una cassetta degli attrezzi, è qui vicino.
Mi metto ad ascoltare solo le cicale.
La città è lontana.

mercoledì 14 marzo 2012

Asmara

Asmara, estate del 2001, la fontana chiamata Magiagià

Faccio i conti con il passato. 
Metto cose nelle scatole.
Faccio i conti con ricordi che avevo accantonato.
Seleziono ciò che voglio continuare ad avere.
Come fare le valigie, anzi come uno zaino del quale sentirai il peso.
Taglio, butto, metto via.
Ritrovo.
Mi perdo.